domenica 14 aprile 2013

NA2 - Per parlare - Nel circo della strada

“Nel circo della strada puoi piangere e far piangere, pensaci. 3.860 morti per incidenti stradali in un anno”. E’ questo lo slogan della nuova campagna pubblicitaria firmata dal celebre fotografo Oliviero Toscani per la sicurezza stradale in collaborazione con la Fondazione Ania.

Un clown che non ride e uno slogan “nel circo della strada puoi piangere e far piangere” seguito dalla parola “pensaci” e da un numero, 3860, i morti in un anno per incidente stradale. È questo il messaggio della nuova campagna sulla sicurezza stradale della Fondazione Ania, realizzata da Oliviero Toscani. “Le strade italiane sono fra le più pericolose d’Europa e gli incidenti stradali nel nostro Paese continuano a rappresentare un’emergenza sociale. Con questa nuova campagna vogliamo far capire che, sulla strada, una guida irresponsabile può avere conseguenze drammatiche”, ha detto Aldo Minucci, presidente dell’Ania, alla presentazione della campagna. Come ricorda la Fondazione Ania, nell’ultimo anno in Italia, a causa degli incidenti stradali, hanno perso la vita ogni giorno 11 persone, in totale 3.860 morti. I feriti sono stati oltre 900mila nell’ultimo anno, 100mila dei quali hanno riportato invalidità permanenti gravi. Sulle strade sono a rischio non solo i 40 milioni di automobilisti, ma anche i passeggeri, i motociclisti, i ciclisti e i pedoni. L’Italia è, infatti, il primo Paese in Europa per percentuale di morti sulle due ruote, il terzo per i pedoni e i ciclisti. “Pensaci” è l’invito della campagna, che induce a una riflessione profonda su come determinate condotte di guida possano causare dolori a se stessi e agli altri. Un messaggio trasmesso utilizzando la metafora del “Circo della strada”. “Il traffico, come la vita”, spiega Oliviero Toscani, “è un grande circo che va in scena ogni giorno. Ogni partecipante ha il suo ruolo, i suoi tempi scenici e il suo obiettivo; bisogna che tutto funzioni al meglio perché si arrivi alla fine dello spettacolo senza intoppi. Anche i clown più esuberanti devono essere professionisti molto seri”.

Vi ricordo che Oliviero Toscani è il fotografo che per anni si è occupato dell'immagine della Benetton.

Attività

  • Leggete l'articolo.
  • Sposate la causa della divulgazione dei dati di mortalità e invalidità della guida irresponsabile e disattenzione?
  • Non avrebbero potuto ideare uno spot a meno impatto emotivo?
  • Non vi sembra che il clown, simbolo del divertimenti e dell'allegria, spaventi parecchio i più piccini, soprattutto con il tono della voce?